Le Ocarine

quando chi scrive è un'oca

Salvador Dalì, Coppia con la testa piena di nuvole, 1936


Lascia un commento

Testa spalla

Esemplificazione n.2 de “Lo svuota-tasche”

Musica consigliata: Beast of Burden, Rolling Stones o Testa spalla, Don Lurio e Lola Falana

Salvador Dalì, Coppia con la testa piena di nuvole, 1936

Salvador Dalì, Coppia con la testa piena di nuvole, 1936

Testa spalla, baby one two three…

Lo svuota-tasche da testa spalla è un rapporto paragonabile all’imbarazzo del commensale discretamente affamato davanti al pollo arrosto.

Petto o cosce in quel caso, mentre in questo è testa o spalla.

Dove per testa s’intende il cervello e di quello i pensieri elaborati, mentre per spalla s’intende quanto accade dopo il cervello, quanto di fisico, formoso e disponibile al tatto esiste dopo la scatola cranica. Continua a leggere

Edward Hopper, Summer Evening, 1947


Lascia un commento

Dueoreventicinqueminuti

Esemplificazione n.1 de “Lo svuota-tasche”

Musica consigliata: Beast of Burden, Rolling Stones o Tipitipitipso, Caterina Valente

Edward Hopper, Summer Evening, 1947

Edward Hopper, Summer Evening, 1947

Dueoreventicinqueminuti: l’ultima, l’ennesima, chat avuta in una calda sera d’estate e terminata nelle ore più buie della notte. L’aveva cercata Lui e avevano ripreso a conversare, come un brano che riparte dal ritornello dopo la pausa. Interruzione momentanea della parola o interruzione del silenzio.

Chiacchieravano di niente: musica, politica, vecchi ricordi, nuove storie. Una botta e risposta continua, un rimbeccarsi naturale, due comici appoggiati l’uno alla spalla dell’altra che saltano da un argomento a quello successivo seguendo le associazioni mentali personali o condivise. E alla fine tra proposte, complimenti, evasioni, allusioni e tempo passato senza concludere un discorso, a Lei rimaneva la voglia di continuare la conversazione, quindi di vedersi.

Da un anno continuava quella storia. Lui l’aveva approcciata per caso, tra tante. L’aveva fatta ridere e tenuta sveglia fino a tardi. Il giorno dopo Lei aveva deciso di incontrarlo per sfida rabbiosa contro gli eventi, per curiosità, per lancio nel vuoto. Seguirono altri incontri. Poi una fittissima corrispondenza fatta di email prima settimanali, poi giornaliere. Con il sole, con la neve. In Italia o all’estero. Alle 08:23 del mattino prima della doccia, come alle 01:17 come ultima email della giornata. Continua a leggere

Jack Vettriano, The Perfectionist


6 commenti

Lo svuota-tasche

Musica consigliata: Beast of Burden, Rolling Stones

Jack Vettriano, The Perfectionist

Jack Vettriano, The Perfectionist

La dimensione virtuale della conversazione arricchisce i rapporti umani di variazioni sul tema. Capita talvolta di trovarsi in piacevoli dialoghi da chat con persone che non saranno mai dall’altra parte di un tavolo a sorseggiare un caffè o una bibita ghiacciata. Talvolta per pigrizia, talvolta per assenza di zelo, talvolta per paura.

Si è troppo distanti per incontrarsi, si sta troppo bene in chat da temere di un incontro e il retrogusto possibilmente amaro di quello, non se ne sente la necessità, si ha paura che una moglie o un marito geloso ci becchino in flagranza di reato (o che l’altra/o sia un’amante impegnativa). E così diventiamo degli svuota-tasche di manager, colleghi, imprenditori ciascuno con una sua specifica forma di immobilità e ritrosia rispetto all’incontro. E abbiamo noi, in essi, altrettanti svuota-tasche.

Continua a leggere